La partenza e l'arrivo a Berlino

Eccomi qua, un po' in ritardo causa motivi di "adattamento".
Oggi vorrei parlarvi di come sono partita, del "day one".

Non avevo mai preso un aereo in vita mia, so tutto sugli aerei ma la sensazione a starci sopra non la conoscevo.

Ho fatto le valigie (poi vi dirò COME farle. Perchè non è così facile come sembra), un mio amico mi ha portato all'aereoporto...... Ed è iniziata l'avventura.
Sono stata male, non per il mal d'aria, non per lasciare la famiglia. Ma per lasciare questo mio amico. E per lasciare la mia Pisa, la mia Toscana e la mia Italia.
Che fino a quel momento non mi avevano dato nulla! Ma erano pur sempre la mia Pisa e la Toscana.
Sapevo che sarebbe stata dura, che era un cambio totale, che è come nascere un'altra volta e devi ricominciare da capo a camminare, a parlare, a pensare, a farti riferimenti geografici, a fare conoscenze da zero.

Sono partita e mentalmente ero un miscuglio di "O mio Dio!!! Sto davvero su un aereo! Senti i motori come ci danno! Guarda là come scorre la pista!!! Sì, questo lo so, lo so!! Stanno facendo scaldare i motori, ora gli hostess ci illustrano le precauzioni in caso d'incidente, poi l'aereo va in pista di rullaggio e quando la torre di controllo gli da l'ok, si sposta sulla pista vera e parte!!!! Cavolo, un conto è saperlo e un conto è provarlo! Boia, che figata!!!!!!" (ovvero, eccitazione a manetta! XD ) e dall'altra parte ero un "Guarda là.... è l'ultima volta che vedrò Pisa. E quello è il mare con Marina e Tirrenia... Chissà quando tornerò. Toh, quello è il Monte Serra e quella mi pare Lucca.... Lucca, la mia amata Lucca... Tranquilla, tornerò per te a Ottobre" (ovvero malinconia mista a depressione) insieme ad un pizzico di "Ma chi diavolo me l'ha fatto fare? Ma perchè sono partita? Potevo rimanere così, anche senza lavoro, ma sapendo che fare e dove andare? E con lui?"
Ebbene sì, le partenze sono tutte così.
Strane e del tutto assurde. Mille pensieri e mille paure con mille speranze e mille ripensamenti.

Ma ormai ero lì, non potevo tornare indietro. E di certo non sono una codarda.
Per cui mi sono fatta forza e sono andata avanti.
Sono atterrata letteralmente in un altro pianeta....
Ho aspettato i miei due mega valigioni e con loro, il bagaglio a mano e la borsa (ogni donna NON può non averla), mi sono incamminata verso l'uscita.

Esco, davanti a me l'ignoto. E tante persone che sono venute a prendere i loro cari.
Io, invece, da sola a cavarmela in un posto sconosciuto, senza sapere la lingua e senza sapere cosa fare....
Certo, un mio amico (e tralasciamo questo argomento) mi sarebbe dovuto venire a prendere ma... mi era arrivato un suo sms in cui mi diceva che avrebbe fatto tardi a lavoro per cui non poteva venire. Di arrangiarmi insomma.
Dopo gli opportuni moccoli del caso, m'incammino... In fondo, ho sempre fatto tutto da me.

Primo ostacolo: ok, sono fuori dall'aereoporto con 45kg di roba al mio seguito. Mò 'ndo vado??
La cosa bella della Germania è che ci sono indicazioni per tutto, ovunque. Quindi basta seguirle.... Se le sai decifrare!
Mi è andata bene, c'erano indicazioni per la Sbahn con tanto di numero e freccia. Ottimo!
M'incammino e ovviamente ogni tre per due mi fermo a far riposare 5 secondi le mani (ricordate i 45kg?)
Un tragitto di 10 minuti a piedi si è rivelato una via crucis! XD

Devo dire che le persone non ti guardano poi così tanto male. In Italia ti avrebbero seppellito di sguardi della serie "Ma che diavolo fa? Ma è ridicola!" anche se respiri e basta.
Un paio di persone si sono offerte di aiutarmi, ma io a metà strada tra il "Meglio di no, non si sa mai" ed il "Sè, ma figurati!!!! Ce la posso fare!!" ho detto no.
Mi sono stupita di come capivo abbastanza "bene" le persone che parlavano in inglese e di come mi venisse spontaneo parlargli nella stessa lingua.
Quasi alla fermata, agli scalini per scendere, un bel ragazzo dal viso preoccupato mi chiede "Vuoi una mano?". Questa volta ho detto sì. Non ne potevo più e mi pareva una brava persona oltre che ben vestito e ben curato.
E' stato molto gentile, mi ha chiesto dove andavo, se ero in vacanza o meno e perchè mi fossi trasferita. Il tutto in inglese. Ed io lo capivo abbastanza bene!
Mi ha raccontato che era all'aereoporto per accompagnare il suo ragazzo, che partiva per tornare a Londra, sua città d'origine. ("Mannaggia, i migliori sono sempre già occupati! E che spreco, è gay! Mai 'na gioia...." fu il mio pensiero).
Un altro ha alzato la mia valigia da 20kg come fosse vuota e l'ha depositata in cima alle scale (preparatevi, Berlino è tutta sali e scendi!! Tra Ubahn, Sbahn, incroci di due o più di questi, fatevi il segno della croce!)
Monto per un pelo. E stranamente, ho beccato quello giusto e nella direzione giusta!!
Mi accascio su una poltroncina (quella proprio in fondo in fondo) contornata dalle valigie.
Mi spoglio un po', perchè mi ero messa un sacco di roba addosso, tiro fuori la mia meravigliosa cartina di Google Maps.... sbagliata, e mi inizio a guardare intorno.
Ero su un treno, con gente. Un treno figo che mi diceva la fermata dopo!
Intorno, parchi, case alte, sotto c'erano ampie strade.... O.O
E mi sono resa conto di essere atterrata sulla Luna.
Mi è preso il panico, ero sola in un mondo diverso. Ma stranamente mi sentivo anche libera. Libera dalla catene, libera di poter vivere la mia vita.
Ma comunque sola in un posto così differente.
Tutti parlavano, ovviamente in tedesco. Ed io mi sentivo ancora più fuori dall'acqua.
Poi fuori ho visto una Lidl.... Stranamente, mi sono sentita più tranquilla, più a casa. Ed ho subito capito che "Dove c'è Lidl, c'è casa". Ero più calma e le lacrime non mi sono più salite.
Strano eh? Lo so perfettamente che la Lidl è NATA in Germania, ma quando cambi Paese non pensi a queste stronzate, pensi solo che è tutto diverso. Trovarsi UNA cosa che c'era anche in Italia, mi ha rincuorato e non poco.
Poi ho visto anche un Burger King..... "Ok, non è del tutto nuovo qua. C'è qualcosa che viene dall'Italia" (Sì, pensi questo. So che entrambi i sopra citati sono arrivati in Italia dopo non so quanti anni, ma non è importante in quel momento. In quel momento sai che ci possono essere punti di riferimento che avevi anche in Italia. E già basta)
Solo dopo mi sono accorta che c'erano due o tre italiani vicino a me che parlavano con un signore credo marocchino, anche lui parlava in italiano.... "Ok, allora ci sono italiani anche qua!" (Ovvio che ci sono, ma ripeto, anche le cose ovvie in quei momenti non sono poi così ovvi)
E mi metto a parlare anche io... sempre di più, sempre più sciolta.
I tre sono tre universitari in visita a Berlino per non so cosa, ma "pagati" dall'università. Solo fino alla Domenica. Sono della Calabria (se non ricordo male) ma studiavano a Pisa.... mi sono emozionata a trovare altre persone che conoscevano Pisa e ci abitavano!
Il marocchino invece parlava discretamente bene perchè ha vissuto anni in Italia, mi pare anche lui in Toscana.

Poi sono scesi, dopo un tot di fermate. Ci siamo salutati, mi hanno augurato buona fortuna e sono ritornata sola.
Sola, ma consapevole che forse forse non era poi la Luna questa strana città... Forse ero ancora sulla Terra.
Monta dopo un po' delle persone, tra cui una signora anziana che siede accanto a me (o meglio, accanto alle valigie! XD ) e s'incuriosice. Mi chiede qualcosa in tedesco ma non capisco e gli dico che non lo parlo. Lei allora gentilissima prova a richiedermelo in inglese.
Mi chiede se ero appena arrivata e dove andavo, e perchè io avessi deciso di venire.
Era davvero interessata a quello che dicevo, seppure con un pessimo inglese e lei non lo capisse del tutto.
Mi ha fatto molta tenerezza e mi ha fatto capire che poi tutto sommato i tedeschi non sono così freddi e distaccati come dicono. <3
Poi è arrivata la sua fermata ed è scesa.
Sono tornata di nuovo sola... ma non so, non ero in realtà sola.
Questi brevi incontro mi hanno fatto capire che in realtà ero sulla Terra, ero in Europa, in una città civilizzatissima e che nonostante fossi da sola io POTEVO FARCELA!!!
Sì, ero sola in quel momento. Ma non m'importava.
Sapevo cosa voleva fare e sapevo che l'avrei fatto.

Ero tranquilla e in pace con i sensi.
Poi è arrivata la mia fermata, finalmente.
Scendo, con le mie valigie.... una s'inizia a rompere, "zio budello del re, era nova!!!!"
"Ed ora?"
Guardo la mia mappa sbagliata e dovevo prendere un'altra linea di Sbahn. Faccio per montare le scale e la gente mi dice qualcosa.... Boh?
Non capisco perchè mi stiano dicendo qualcosa, sto solo cercando di montare le scale. Poi uno mi dice in un inglese sdentato che con le valigie non si usano le scale ma mi indica l'ascensore. O.O
(Ok, forse sono davvero sulla Luna! XD )
Vado a prendere l'ascensore e vedo una baracchina sulla pensilina che vende cibo.
Ebbene sì, esistono queste cose...
Dato che il mio "amico" mi aveva detto "Mangia qualcosa per strada che io arrivo verso le 8 e mezzo) mi decido a prendere qualcosa.
Listino prezzi ovviamente in tedesco... Per cui, che prendo??
Mentre sto cercando di decifrare li listino, una bambina si avvicina e chiede una cosa. Vedo cosa gli viene dato, mi piace, m'ispira parecchio, paga 1,20€ ok, è perfetto!
Saluto il gestore e mi chiede in tedesco cosa voglio. In inglese rispondo che voglio quello che ha preso la bambina. Mentre me lo prepara fa tutto il ganzino, mi chiede se sono francese o spagnola e rispondo "Italienisch" e lui tutto yeah yeah, yoh yoh mi dice che lui è francese ma ormai vive a Berlino da un sacco di tempo. Mi fa pagare 1,50€.
Volevo dirgli "Uè, bello! Alla ragazzina hai fatto pagare de meno!" ma non avevo voglia di cercare di spiegarmi in inglese e di fare polemica.
Per cui ho pagato, ho mangiato e poi mentre sono ripartita con le valigie ho pensato a quanto possano inc***re gli stranieri senza che loro se ne rendano conto.
Salgo le scale, prendo un'altra Sbahn e poi alla "mia" scendo.
Adesso devo andare a piedi e dovrei essere quasi arrivata. Solo una decina di minuti a piedi.
Cerco di capire dalla mappa sbagliata dove sono ma non mi ritrovo. Eppure ho un ottimo senso dell'orientamento!
Ok, no problem. Attivo il gps e mi porterà lui.......
Ma non ho la linea quindi niente Google Maps! O.O
10 secondi di panico!
Ed ora??
"Ok, calma e sangue freddo. Se mi agito, non serve a niente. Respira e ragiona. Ok, ci sono. La mappa non mi torna, il WiFi ma porca pu***na non ce n'è uno gratuito. Ok. Ho la mappa normale, usiamo quella. Posso orientarmi, posso farcela"
La cosa bella della Germania è che ha indicazioni ovunque.
L'avevo già detto questo? XD
Con la cartina in mano, le valigie appoggiate accanto all'uscita della Sbahn e i miei fantastici occhi da falco che vedevano il cartella del norma della strada ma non riuscivano a capire che lingua geroglifica fosse ( XD ) cerco di capire dove cavolo sono.
Sapevo dove ero scesa dalla prima Sbahn, ma non riuscivo a trovare dove fossi uscita in quel momento.
Dovete sapere che ci sono fin troppe scritte e numeri sulle cartine di Berlino.
Per cui, non capirci niente è facile.
Dopo 5 minuti in cui non capivo dove potessi essere, e il panico iniziava a salire, una signora di colore passa e mi chiede qualcosa in tedesco, come ormai di rito, rispondo che non parlo tedesco.
Allora lei in inglese mi chiede come mai usassi la mappa cartacea e gli spiegai che dovevo andare a casa del mio "amico" ma che non sapevo dove fossi e non mi tornava la mappa che mi ero stampata (e solo allora mi accorsi che avevo cercato la ZONA dove stava lui, non l'indirizzo preciso! Il che ovviamente mi aveva portato fuori perciò non mi tornava più niente)
Lei gentilissima mi ha fatto vedere il percorso sul suo telefono (Google Maps everywhere!) e mentre cercavo di memorizzarmi la strada (e guarda un po', dovevo tornare indietro alla fermata dove ho mangiato) lei vede anche le mia enormi valigie e mi dice (sempre in inglese) "Vieni, ti ci porto io!" ne prende una e s'incammina verso l'ascensore.
O.O
Io rimango un po'... sorpresa, la raggiungo col resto e gli dico "Grazie ma non c'è problema, faccio da sola."
Lei mi dice "Nessun problema tranquilla" tutta decisa. Al che non posso fare altro che ringraziarla dal profondo del cuore.
Ci mettiamo a parlare un po', mi chiede un po' se ero in vacanza e perchè fossi partita. Mi dice che è caraibica (se non ricordo male e non ho capito male) e poi dopo mi dice che conosce bene la zona dove dovevo andare io perchè ci lavora. Dopo un po' mi dice che aveva appena finito di lavorare e tornava a casa... Al che gli dico che mi dispiaceva ma lei ha alzato le spalle, mi ha sorriso e mi ha detto che non c'erano problemi.
Si torna indietro, si esce dalla fermata, si prende il tram. Io ogni pochino mi fermo a riprendere fiato (ho ancora una valigia e il baglio a mano, ricordate?) e lei pazientemente mi aspetta. Un ragazzo mi vede in difficoltà, mi prende la valigia e mi accompagna al tram. Appena in tempo.
Io non so più in che modo dire "Danke", in effetti, credo di averli quasi sprecati da quanti ne dicevo!! ^^;;
La signora, un po' in inglese e un po' in spagnolo mi dice che probabilmente il marito non sarà felice di sapere che mi ha aiutato (giuro che il perchè di questo mi rimane ancora sconosciuto).
Alla fine si scende, ed io ogni spesso mi fermo perchè non ce la faccio più a portare a mano la valigia rotta (ricordate che si era rotta? Sì, esattamente. Si erano rotte le ruote. Sennò era troppo facile!)
Vedo il cartella con il nome della strada! Alleluja.
Alla fine troviamo il civico giusto!
Ma non so quale campanello sia.... La signora ne prova uno con un cognome italiano. Sfiga, non era quello giusto.
Parlano in tedesco, non so cosa si siano detti di preciso, ma suona un altro campanello dal nome tedesco. Gli risponde qualcuno, non mi pare il mio "amico". Ma comunque gli dice qualcosa. Dopo qualche minuto scende il mio "amico" e parla un po' con questa signora.
Io la ringrazio mille volte, "You are my heroine!!" e lei ridendo mi dice qualcosa tipo "Tranquilla, non è niente". Le chiedo se posso almeno offrirle una sigaretta o qualcos'altro... Ringrazia, mi saluta e va via.
In effetti dovrei andare a trovarla nel kebabbaro che mi ha indicato come il suo posto di lavoro! ^_^

Il mio "amico" non si capacitava perchè avessi sbagliato strada... -___-
Forse se mi veniva a prendere all'aereoporto come fanno tutti i cristiani, non mi sarei persa.
Con tono piatto mi ha detto "Però sei arrivata e ti sei arrangiata". E 'sti c***i!!
Poi fosse stato per il lavoro.... No, lui ha "abbandonato" una sua amica del tutto spaesata per la PRIMA VOLTA all'estero (e lo sapeva bene!) per vedersi con la sua "pseudo ragazza" (non ho ancora capito se lo fosse). Dio mio, la puoi vedere il giorno dopo, mica scappa!!!

Vabbè, ma queste sono altre cose.

Alla prossima volta, con altre avventure a Berlino! ^__-

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